domenica 20 gennaio 2008

Ospedale di Marcianise: una vera indecenza

Dire allucinante è dire poco. La barbarie e l’incoscienza non hanno limiti e si supera sempre di più il limite della decenza.
Si lottizza tutto con la scusa della discrezionalità ed oggi che la sanità provinciale è nell’occhio del ciclone possiamo toccare con mano lo scempio che questo centrosinistra ne ha fatto.
A fare la denuncia è Angelo Zarrillo Maietta, consigliere comunale dell’UDC di Marcianise, che appena oggi ha scoperto qualcosa che, invece, è sotto gli occhi di tutti. «Ho dovuto far visita ad una parente all’ospedale di Marcianise e mentre mi intrattenevo con i suoi familiari abbiamo sentito che si era persa una bambina. Tutti i presenti si sono prodigati alla ricerca ed io tra questi mi sono diretto lungo un corridoio al quarto piano, quello su cui mi trovavo. Proprio io ho potuto ritrovare la piccola, lì tra macerie, laterizi e feci. Allucinante ed incredibile. Alla fine di quel corridoio c’era un vano senza porta e serramenti e senza alcuna protezione che dava in quello sconcio, da voltastomaco. E’ semplice arrivarci – spiega Zarrillo Maietta – basta scendere dall’ascensore est e seguire, dal pianerottolo di attesa del reparto di chirurgia, le indicazioni “Neurologia e Chirurgia”. La zona è accessibile a chiunque ed infatti è stata raggiunta dalla bambina che stavamo cercando. Non riesco a descrivervi la scena per cui ho pensato di scattare delle foto che nella mattinata di domani, lunedì, provvederò a consegnare all’autorità giudiziaria richiedendo l’intervento delle autorità sanitarie. Quello che doveva essere il fiore all’occhiello della nostra città non può diventare la nostra vergogna per la incapacità di una classe dirigente che, stando agli ultimi annunci di stampa, sembra preoccupata solo di “sistemare” i propri comparielli. Detenere il potere politico non può essere solo questo ma purtroppo le nostre ASL non sembrano avere altro scopo e così 70 miliardi di lire diventano soldi buttati al vento. L’impegno del personale medico e sanitario non potrà riuscire a sopperire a queste carenze primarie solo con la buona volontà ma gli operatori devono essere messi in condizione di lavorare in serenità ed in condizioni idonee.»