mercoledì 19 marzo 2008

Sullo scioglimento del Consiglio Comunale: un giorno triste per la città.

E’ davvero triste l’epilogo di questa consiliatura. Un provvedimento, quale quello appena approvato dal Consiglio dei Ministri, che getta una cupa ombra sull’intera città e su una classe di amministratori che non ci ha mai visti contigui ma fermi oppositori per le scelte ed un modo arrogante di gestire la cosa pubblica. Abbiamo lamentato sempre lo scarso rispetto per la funzione di consigliere comunale e per le minoranze, la protervia nel gestire il rapporto con queste, la chiusura nei confronti delle istanze e delle proposte che pure con forza abbiamo portato all’attenzione del Consiglio, la mancanza, in definitiva, delle più elementari forme di democrazia con l’utilizzo ottuso dei numeri che ad essi davano ragione.
Con l’arrivo della Commissione prefettizia ci siamo imposti il più assoluto riserbo, rispettoso della città e dell’organo che ha proceduto agli accertamenti mentre dalla stessa maggioranza iniziavano le prese di distanza.
Il nostro silenzio sull’argomento, mentre perduravano gli approfondimenti della commissione e le valutazioni del Governo centrale, strideva sicuramente con la bieca strumentalizzazione che la sinistra cittadina aveva operato in campagna elettorale sulla dolorosa scelta del “coprifuoco” durante la giunta Foglia. Il nostro atteggiamento è stato responsabile, non dettato da scelta di parte e mai abbiamo avuto l’istinto di “toglierci il sassolino dalla scarpa”. Abbiamo deciso di lasciare la parola a chi poteva avere contezza degli atti considerato che a noi ci è stato spesso inibito di averne addirittura visione da parte della amministrazione con il supporto di una dirigenza servile ed a tratti connivente.
Il Comune era cosa loro.
Oggi non siamo per nulla felici per quello che è toccato a Marcianise ancor più perché questa esperienza settennale è quanto di peggio ci sia stato dato da vivere. Il nostro è un giudizio politico, di distanza e di condanna per come il centrosinistra ha inteso amministrare la cosa pubblica.
I prossimi giorni ci daranno la possibilità di valutare anche gli atti ed i fatti che motivano la scelta operata dal Consiglio dei Ministri, che non riteniamo sia formato da scriteriati personaggi, ma tale scelta mortifica sicuramente in maniera ingiusta una società civile che meriterebbe ben altri rappresentanti.



La Sezione UDC di Marcianise