LE ROI S’AMUSE
Evidentemente alcuni marcianisani sono meno cittadini di altri. Da più di 5 giorni gli abitanti della zona di “Trentola” sono lasciati senza acqua poiché la fatiscente condotta idrica avrebbe bisogno di essere rifatta e ciò, ritiene il Consorzio Idrico, non rientra nelle sue competenze. «Nemmeno più gli interventi tampone sono possibili e questi nostri concittadini sono lasciati ancora una volta a se stessi, quasi come le zone meno evolute del continente africano».
Lo afferma il Consigliere Comunale UDC Pasquale Salzillo che aggiunge: «Dopo il fai da te con l’eterna emergenza rifiuti, anche con le necessità idriche, che dovrebbero assicurare un minimo di vivibilità, l’intera zona rimane fuori da ogni attenzione da parte di quelli che per chiedere il voto avevano fatto intravedere la terra promessa. Ed invece da aprile quei concittadini hanno dovuto ripulirsi da soli le strade e sono in attesa di interventi urbanistici minimi ed essenziali. Oggi la maggioranza è impegnata a litigare su come sarebbe meglio continuare a vivacchiare alla faccia della città e non ha più tempo nemmeno per venire in consiglio comunale. Giustamente, come dice il vice presidente del consiglio, i nostri amministratori devono fare le ferie ed hanno bisogno di riposare dopo il tanto lavoro fatto per noi. Se questo significa che altri non hanno diritto nemmeno a veder tutelate le proprie necessità vitali non fa niente, l’amministratore è stanco e deve rilassarsi. E se il cittadino è con l’acqua alla gola gli tolgono anche quella.»
Evidentemente alcuni marcianisani sono meno cittadini di altri. Da più di 5 giorni gli abitanti della zona di “Trentola” sono lasciati senza acqua poiché la fatiscente condotta idrica avrebbe bisogno di essere rifatta e ciò, ritiene il Consorzio Idrico, non rientra nelle sue competenze. «Nemmeno più gli interventi tampone sono possibili e questi nostri concittadini sono lasciati ancora una volta a se stessi, quasi come le zone meno evolute del continente africano».
Lo afferma il Consigliere Comunale UDC Pasquale Salzillo che aggiunge: «Dopo il fai da te con l’eterna emergenza rifiuti, anche con le necessità idriche, che dovrebbero assicurare un minimo di vivibilità, l’intera zona rimane fuori da ogni attenzione da parte di quelli che per chiedere il voto avevano fatto intravedere la terra promessa. Ed invece da aprile quei concittadini hanno dovuto ripulirsi da soli le strade e sono in attesa di interventi urbanistici minimi ed essenziali. Oggi la maggioranza è impegnata a litigare su come sarebbe meglio continuare a vivacchiare alla faccia della città e non ha più tempo nemmeno per venire in consiglio comunale. Giustamente, come dice il vice presidente del consiglio, i nostri amministratori devono fare le ferie ed hanno bisogno di riposare dopo il tanto lavoro fatto per noi. Se questo significa che altri non hanno diritto nemmeno a veder tutelate le proprie necessità vitali non fa niente, l’amministratore è stanco e deve rilassarsi. E se il cittadino è con l’acqua alla gola gli tolgono anche quella.»