giovedì 31 maggio 2012

Caso Scuncio, Atto 2°


Il decreto con il quale il Sindaco Tartaglione ha affidato al dott. Giancarlo Scuncio l’incarico di Dirigente del VI Settore comunale, dietro compenso annuo di €. 75.511,66, è illegittimo per violazione dell’art. 110, primo comma, del decreto legislativo  nr. 267 del 18 agosto 2000 e del combinato disposto dell’art. 42, decimo comma, dello Statuto comunale e dell’art. 59 del Regolamento degli Uffici e dei Servizi comunale, che per l’appunto, consentono all’Amministrazione di ricoprire il posto vacante di responsabile del Settore con personale esterno mediante contratti a tempo determinato e di diritto privato solo in “casi eccezionali” e con “deliberazione motivata della Giunta”, quindi non con decreto del Sindaco.
Per di più l’art. 19, sesto comma, del decreto legislativo  nr. 165 del 30 marzo 2001 stabilisce che gli incarichi dirigenziali a tempo determinato sono conferiti a soggetti di particolare e comprovata qualificazione personale, non rinvenibili nel ruolo dell’Amministrazione e previa dimostrazione della impossibilità assoluta di svolgere le funzioni richieste con l’opera dei dipendenti già in servizio, non risultando sufficiente motivarli con il ricorso all’eccessivo carico di lavoro dei Dirigenti di ruolo.
Ebbene, al riguardo, l’attività del dott. Giancarlo Scuncio, fino al 29 dicembre 2011, è stata svolta dal dott. Salvatore Zinzi Dirigente di un unico Settore che comprendeva anche quello poi affidato al dott. Giancarlo Scuncio. Ed allora: era proprio necessario incaricare un Dirigente a termine, con aggravio di costi per l’Ente, per compiti che il dott. Salvatore Zinzi od anche un Funzionario del Settore di costui, avrebbe potuto facilmente espletare?
Quindi, si ripete, sotto molteplici profili, il decreto del Sindaco Tartaglione di nomina del dott. Giancarlo Scuncio a Dirigente del VI Settore comunale, è illegittimo per violazione di legge, per incompetenza e per eccesso di potere.
In tempi di politica di rigore, di contenimento della spesa e di blocco delle assunzioni, il comportamento del Sindaco Tartaglione è in assoluta controtendenza, per cui viene da chiedersi se il Sindaco Tartaglione non  ritenga quanto meno opportuno revocare la nomina del dott. Giancarlo Scuncio (tanto più che costui non ha raggiunto nemmeno uno dei due obiettivi fissatigli nel decreto di nomina) facendo risparmiare al Comune e per esso ai Cittadini centinaia di migliaia di euro, contenendo più in generale le spese superflue e rientrare così nel “patto di stabilità” senza portare al massimo l’aliquota IMU che invece l’U.D.C. ed il Gruppo Indipendente in un recente Consiglio comunale avevano invano chiesto di contenere in limiti accettabili.
Il Segretario Cittadino dell’U.D.C., il Gruppo Consiliare dell’U.D.C. ed il Gruppo Consiliare Indipendente.