sabato 2 giugno 2012

2 Giugno 2012: la festa dello spirito Italiano

Quella di quest’oggi è una data significativa per l’intera Nazione.
Sessantasei anni fa gli uomini e, per la prima volta, anche le donne dell’Italia “unita” poterono essere artefici del proprio destino; sessantasei anni fa si ebbe il primo vero e proprio atto democratico della storia italiana con il referendum popolare; sessantasei anni fa nacque la Repubblica Italiana.

Da lì in poi l’Italia “unita” avrebbe assunto una forma di governo repubblicana, fondata sul lavoro, la cui sovranità appartiene al popolo.
Per chi ama davvero questo Paese, il solo pensiero di ciò che accadde quel giorno, e da lì in poi, non può che provocare forti emozioni e una grande voglia di scendere in piazza per manifestare il senso patriottico.
Ma quest’anno, il 2 giugno, la festa d’Italia e degli italiani, ha una doppia valenza emozionale.
La lacrima che scende dai nostri occhi, questa volta, è mista di emozioni, di orgoglio e di dolore di gioia e di tristezza.
In noi italiani c’è quasi una vergogna nel festeggiare la nostra “Res Publica” poiché nelle nostre menti c’è il pensiero incessante di chi soffre per la propria vita, ormai stravolta, da un ennesimo sisma, che ha frantumato voglie e desideri, gioie ed emozioni e che mette in secondo piano i festeggiamenti popolari e statali.
In effetti c’è ben poco da festeggiare per la nostra Repubblica, colpita a freddo al cuore.
C’è però un orgoglio nazionale e repubblicano da mantenere vivo, da rendere palese a tutti!
C’è la voglia di dimostrare che la Repubblica Italiana, nel giorno del suo sessantaseiesimo compleanno, è formata da uomini orgogliosi del proprio Paese, che non abbandonano i propri fratelli in difficoltà per festeggiare, mentre loro hanno sulle spalle il peso della disgrazia che li ha colpiti.
Solo in questo modo si potrà rendere giusto festeggiamento alla nostra Repubblica d’Italia ed augurarle buon compleanno.

a cura di: Gianpaolo Frattolillo, vice-segretario Giovani Udc Marcianise