Ogni mille abitanti 3,5 posti letto, soppressione di alcuni ospedali, ulteriore razionalizzazione dei costi. Cambia ancora il panorama della sanità in provincia di Caserta alla luce del nuovo piano di riordino che fra oggi e venerdì (quando la verifica passerà al governo su un’eventuale commissariamento della sanità regionale) sarà al vaglio della tenuta politica e tecnica (64 milioni di euro l’entità complessiva dei tagli su base regionale).
Asl Caserta 1. Il manager Franco Bottino è in scadenza di mandato: entro novembre la Regione deciderà. Intanto i conti sono in ordine: rispettato l’obiettivo con un risparmio di 8 milioni di euro nell’ultima verifica. Fatto è che il piano regionale potrebbe tagliare 110 posti letto. Chiudono i presidi di Teano e San Felice a Cancello; per Maddaloni è previsto un potenziamento così come per il nuovo ospedale di Marcianise per il quale passerà l’opzione di «ospedale clinicizzato» con il mantenimento di posti letto per effetto dell’accordo con le specializzazioni della Sun. Eppure l’ospedale di Teano è stato da poco ristrutturato (spesi circa 10 milioni di fondi dell’ex articolo 20) e il piano ospedaliero regionale approvato nel 2006 ne prevede persino uno nuovo.
Azienda ospedaliera. In settimana le prove al nuovo Dea costato 25 milioni di euro e dotato di un blocco operatorio di nuovissima generazione; forse a fine mese l’apertura. Nessuna perdita di posti letto per l’azienda diretta da Luigi Annunziata che entro dicembre dovrebbe giungere all’equilibrio fra totale dei costi e «peso» del personale con un risparmio di circa 1,7 milioni di euro.
Asl Caserta 2. Entro questo mese verranno appaltate le gare per il blocco trasfusionale e per la nuova anatomia patologica dell’ospedale di Aversa: importo complessivo 600 mila euro. La manager Antonietta Costantini (insediatasi a inizio anno) supera la verifica in Regione con un contenimento dei costi di circa un milione di euro e vara un ulteriore programma di razionalizzazione dei costi incidendo sulla spesa territoriale basata su due criteri: appropriatezza prescrittiva e nei ricoveri. Proprio l’Asl Caserta 2 è stata interessata negli ultimi anni da una delle più consistenti azioni di rientro con il piano varato dalla dg Angela Ruggiero (oggi ai vertici dell’Asl Napoli 4): bilancio 2007 chiuso con una perdita di sei milioni e portato a pareggio. E pensare che il debito 2001-2004 era di 373 milioni, le perdite del 2004 97 milioni e il passivo certificato alla Soresa 130 milioni. «Aprendo e risparmiando» sono stati attivati la rianimazione ad Aversa (8 posti Utic e cariologia sub-intensiva) e avviata l’operazione di razionalizzazione dei presidi di Capua e Santa Maria che il nuovo piano ospedaliero accorperà in funzione di un nuovo ospedale: costerà (sulla carta) 40 milioni. Ma manca ancora l’ok del governo.