lunedì 27 agosto 2007

Il sito ECOGEST era illegale e non poteva essere alternativo all'ECOBAT


10/08/07

AVEVAMO RAGIONE. IL SITO ECOGEST ERA ILLEGALE E NON POTEVA ESSERE ALTERNATIVO ALL’ECOBAT.
di Franco Zinzi

Come al solito avevamo ragione. Più volte abbiamo denunciato in consiglio comunale e sulle pagine dei quotidiani che il sito di stoccaggio realizzato dal Commissariato per l’Emergenza Rifiuti nei pressi del depuratore Ecogest era illegale. Un sito di stoccaggio realizzato senza i crismi della sicurezza ed a ridosso dei Regi Lagni con il percolato che si riversa nelle acque di questo ultimo già ampiamente inquinato dagli scarichi abusivi industriali.
Quando ci fu imposto alla fine degli anni novanta, il nostro amatissimo sindaco Gianfranco Foglia si batté con tutte le sue forze, ma allora la Magistratura non era attenta alle azioni del Commissariato ed il terreno è di proprietà regionale.
In questa consiliatura abbiamo addirittura prodotto un esposto presso la Procura della Repubblica di S. Maria C.V. e quando i nostri colleghi della CDL ne hanno proposto l’utilizzo come sito alternativo a quello realizzato presso l’Ecobat, ci siamo opposti mentre il sindaco e la giunta plaudevano per l’opposizione collaborativa dei cidiellini. Noi eravamo i cattivi che facevano opposizione senza proposte.
Oggi la Magistratura ha posto sotto sequestro nove siti illegali realizzati dal Commissario per l’Emergenza Rifiuti in Provincia di Caserta tra cui quello marcianisano. Personalmente ho più volte spiegato che il termine “ecoballa” è proprio una grossa balla. Se non si conferisce differenziando i rifiuti come può essere ecologica una balla di rifiuti? Non si tratta altro che del rifiuto solido urbano imballato in contenitori e messo su di una piattaforma a marcire. Questo è quanto si vuol fare anche presso la Ecobat. Ma stavolta con l’intervento della Magistratura spero che ogni intenzione di sversare nella Ecobat sia svanito.
Ciò che fa rabbia è che i nostri amministratori scendono dalle nuvole e dichiarano di non sapere niente e di venire a conoscenza dei problemi tramite i giornali. In realtà sono irresponsabilmente succubi dei vertici politici regionali a scapito della salute loro e dei loro concittadini.