giovedì 2 ottobre 2008

Condono edilizio, uno spiraglio per la proroga

da IL MATTINO del 2 ottobre 2008
FRANCO AGRIPPA

La commissione straordinaria del Comune di Marcianise si rende disponibile a rivedere i termini per la presentazione delle integrazioni alle domande di condono ai sensi delle leggi 47/85 e 724/94. I commissari hanno, infatti, convocato per oggi pomeriggio i segretari dei partiti politici per discutere della problematica inerente la definizione delle pratiche di condono edilizio, accogliendo gli appelli di numerosi tecnici e dell'Udc che hanno chiesto il rinvio della scadenza di almeno un mese. Al problema della scadenza del condono sono interessati centinaia di cittadini. Basti pensare che delle circa 1400 richieste di sanare illeciti edilizi presentate all'ufficio tecnico, almeno la metà, a giugno, non erano complete. A prima vista può apparire come a Marcianise l'abusivismo edilizio sia una consuetudine, ma c'è da dire che negli ultimi anni la popolazione è notevolmente aumentata in assenza di una pianificazione urbanistica recente. Il piano regolatore generale risale al 1977 con una variante poco significativa nel 1994. Gli abusi edilizi, poi, non riguardano speculazioni immobiliari ma sopraelevazioni o piccoli manufatti che i proprietari, spesso con grandi sacrifici, hanno edificato per destinarli a propria abitazione. Il termine ultimo per la presentazione della documentazione era già stato posticipato, sempre con delibera commissariale, di tre mesi. La scadenza prevista dalla giunta Fecondo per il 30 giugno, grazie ad una petizione presentata da quasi tutti i tecnici marcianisani che motivarono il ritardo con il sequestro di centinaia di pratiche edilizie da parte della Procura della Repubblica, fu posticipata al 30 settembre. Ma, come hanno tenuto a sottolineare, nei giorni scorsi, alcuni esponenti dell'Udc come Pasquale Salzillo e Franco Zinzi, a causa delle lungaggini burocratiche per approntare la documentazione necessaria e per la concomitanza del periodo estivo è stato materialmente impossibile per i cittadini rispettare il termine del 30 settembre. A ciò si aggiunge che molte comunicazioni per l'integrazione dei documenti sono giunte agli interessati solo negli ultimi giorni. «Un'ulteriore proroga è necessaria - afferma Franco Zinzi, ingegnere ed ex consigliere comunale dell'Udc - poiché nonostante l'impegno profuso dall'ufficio tecnico per l’esame delle pratiche e per preparare le richieste, e dall'ufficio messi che con personale ridotto e la difficoltà di individuare le residenze dei cittadini, si rischia di vanificare tutto il lavoro fatto finora. C'è da considerare poi che la legge regionale 10/2004, che fissava i termini per la definizione dei condoni, è stata disattesa da tutti i Comuni della Campania».