sabato 11 ottobre 2008

Condoni edilizi: rimodulata la procedura

La Commissione Straordinaria al Comune di Marcianise ha rimodulato la procedura di definizione dei condoni edilizi del 1985 e 1994 prevedendo tempi e modalità per la integrazione delle istanze di sanatoria. Come già anticipato al segretario dell’UDC Giovanni Russo, che a questo fine aveva chiesto un incontro con la delegata all’Urbanistica, dott.ssa Fiamma Spena, non si parla più di proroghe e di termini fissi, l’ultimo dei quali sarebbe scaduto il 30 settembre 2008, ma finalmente, come auspicato dai centristi, è stata cadenzata una procedura che vedrà pervenire agli interessati che ancora non fossero in regola una nuova e definitiva richiesta di documentazione. Dovrà inviarla l’ufficio entro il 30/10/08 con avviso all’interessato che la mancata presentazione dei documenti entro tre mesi dalla richiesta (non più termini capestro, quindi) comporta il diniego della concessione in sanatoria.
Allo stesso modo, per quanti abbiano provveduto a rispondere al precedente sollecito, pervenuto a seguito della delibera commissariale n. 126 dello scorso 30 giugno 2008 (quella che prevedeva il termine del 30 settembre scorso), questi saranno beneficiari di condono, se accoglibile la loro richiesta, oppure, nell’ipotesi opposta, saranno destinatari della comunicazione del “preavviso di rigetto” affinché possano presentare osservazioni eventualmente corredate di documenti. L’UDC ha commentato positivamente l’azione della Commissione Straordinaria ritenendo che una tale procedura è conforme alla legge e non lascerà più spazio a recriminazioni se i tempi saranno rispettati dall’Ufficio e dai cittadini interessati, almeno quelli che hanno diritto ai “condoni”. «Ci è piaciuto leggere nell’atto di indirizzo della Commissione, ed il merito della sua redazione va innanzitutto alla dott.ssa Spena, che l’interesse dei richiedenti è coincidente con quello dell’amministrazione affinché ci sia una corretta applicazione delle norme in tema di garanzia del procedimento. Non nascondiamo una nostra soddisfazione nel vedere ribadite le nostre affermazioni di principio. Di particolare rilievo – continua Russo – la dichiarazione contenuta nell’atto di indirizzo secondo cui, nella “leale collaborazione con i privati”, la definizione delle istanze di sanatoria edilizia “costituisce una delle principali finalità cui è orientata l’attività di ripristino della legalità violata di questa Commissione”. Si tratta sicuramente di una iniezione di fiducia e speranza operata in favore di una città in ginocchio e di ciò siamo grati poiché per questo ci siamo battuti e ci batteremo. La nostra non è stata la battaglia in favore degli abusivi ma per il riconoscimento pieno di un diritto conferito dalla legge nazionale».