Leggo dalle pagine di un quotidiano locale che l’assessore all’ambiente di concerto con l’ufficio ecologia e l’Igica S.p.A. ha deciso di retrocedere rispetto alla programmata raccolta differenziata porta a porta. Dico leggo perché ad oggi la commissione di cui mi pregio di far parte non è stata presa in alcuna considerazione dal neo-assessore, ragione per cui le notizie sulle nuove iniziative le vengo a sapere esclusivamente a mezzo stampa. Ed allora dato che non si fanno più consigli comunali dall’autunno del 2007 e l’assessore non frequenta le riunioni della commissione ambiente, anzi non conosce neanche i consiglieri che ne fanno parte perché mai ci è stata presentata, ahimè debbo necessariamente comunicargli il mio disappunto, per le scelte che ultimamente sta facendo, a mezzo stampa.
La commissione ambiente ha, in collaborazione con l’ufficio ecologia, elaborato un regolamento sui rifiuti che prevede il principio del "porta a porta" come basilare a qualsiasi tipo di raccolta. Abbiamo tutti preso atto del fallimento del sistema a cassonetti e al contrario abbiamo capito (il sottoscritto lo ha sempre asserito anche in tempi remoti quando nessuno ne parlava) che la raccolta del rifiuto differenziato effettuata porta a porta con i giorni prestabiliti per il tipo di rifiuto con sanzioni amministrative per coloro che non rispettano la differenziazione e un meccanismo premiativo per i più virtuosi (per coloro che lo portano direttamente all’isola ecologica) è il sistema migliore in assoluto. E questo è confermato dai dati che evidenziano che solo i comuni campani che eseguono tale modo di raccolta raggiungono percentuali di raccolta differenziata molto alte. Questo regolamento è poi stato fatto proprio dal precedente assessorato (Riccio) che ha predisposto insieme all’ufficio ecologia un piano integrato dei rifiuti da mettere a bando con i principi stabiliti dal regolamento di cui sopra. Il piano integrato dei rifiuti è stato approvato dalla giunta da pochi giorni. Adesso è il momento di attuarlo. Il sistema di raccolta con gli "scarrabili" come riporta l’articolo di giornale che l’assessore ha predisposto con l’ufficio ecologia è improponibile. Cosa c’è di nuovo rispetto ai cassonetti? Non si tratta altro che di orrendi ed enormi contenitori in metallo che non capisco proprio dove si possano posizionare. Sicuramente in estrema periferia. Ed allora se oggi i cittadini non si recano presso le campane ecologiche a conferire il differenziato, che pur stanno nel perimetro abitato, come si può sperare che vadano a conferire il differenziato negli scarrabili in periferia? Le faccio un appello assessore, faccia rispettare il piano integrato approvato e non mi dica che mancano i mezzi ed il denaro. L’Igica ha a disposizione 74 dipendenti. E sa che introito avremmo se riuscissimo a vendere la plastica, il vetro e la carta alle piattaforme CONAI con cui abbiamo già stipulato i contratti? E sa che potremmo risparmiare i 38.000, 00 euro che al mese diamo al commissariato per l’emergenza rifiuti perché non facciamo la differenziata?
La commissione ambiente ha, in collaborazione con l’ufficio ecologia, elaborato un regolamento sui rifiuti che prevede il principio del "porta a porta" come basilare a qualsiasi tipo di raccolta. Abbiamo tutti preso atto del fallimento del sistema a cassonetti e al contrario abbiamo capito (il sottoscritto lo ha sempre asserito anche in tempi remoti quando nessuno ne parlava) che la raccolta del rifiuto differenziato effettuata porta a porta con i giorni prestabiliti per il tipo di rifiuto con sanzioni amministrative per coloro che non rispettano la differenziazione e un meccanismo premiativo per i più virtuosi (per coloro che lo portano direttamente all’isola ecologica) è il sistema migliore in assoluto. E questo è confermato dai dati che evidenziano che solo i comuni campani che eseguono tale modo di raccolta raggiungono percentuali di raccolta differenziata molto alte. Questo regolamento è poi stato fatto proprio dal precedente assessorato (Riccio) che ha predisposto insieme all’ufficio ecologia un piano integrato dei rifiuti da mettere a bando con i principi stabiliti dal regolamento di cui sopra. Il piano integrato dei rifiuti è stato approvato dalla giunta da pochi giorni. Adesso è il momento di attuarlo. Il sistema di raccolta con gli "scarrabili" come riporta l’articolo di giornale che l’assessore ha predisposto con l’ufficio ecologia è improponibile. Cosa c’è di nuovo rispetto ai cassonetti? Non si tratta altro che di orrendi ed enormi contenitori in metallo che non capisco proprio dove si possano posizionare. Sicuramente in estrema periferia. Ed allora se oggi i cittadini non si recano presso le campane ecologiche a conferire il differenziato, che pur stanno nel perimetro abitato, come si può sperare che vadano a conferire il differenziato negli scarrabili in periferia? Le faccio un appello assessore, faccia rispettare il piano integrato approvato e non mi dica che mancano i mezzi ed il denaro. L’Igica ha a disposizione 74 dipendenti. E sa che introito avremmo se riuscissimo a vendere la plastica, il vetro e la carta alle piattaforme CONAI con cui abbiamo già stipulato i contratti? E sa che potremmo risparmiare i 38.000, 00 euro che al mese diamo al commissariato per l’emergenza rifiuti perché non facciamo la differenziata?