lunedì 27 ottobre 2008

V. Caputo*: Quale futuro per i giovani della città?

Abbiamo una responsabilità per il futuro della città soprattutto in seguito alla forte discontinuità polico-sociale rappresentata dallo scioglimento del consiglio comunale e dell’intera giunta. Dobbiamo in questa particolare fase suscitare la discussione, esprimere le preoccupazioni, lanciare segnali di speranza soprattutto ai tanti nostri coetanei.
I nuovi gruppi dirigenti si formano a mezzo di altri gruppi dirigenti. Solo dalla competizione e dalla sfida giunge il rinnovamento con il grado di discontinuità necessario.
Non ci sono alternative: solo preferendo il merito alla posizione, ovunque, si promuovono il rischio e la sperimentazione. Il merito suppone la competizione, la competizione è l’antidoto all’accomodamento. Per la rinascita o lo sviluppo di un territorio è necessario che i soggetti che lo compongano vivano in una sana competizione che spinga tutti a fare il meglio.
Abbiamo bisogno di una competizione che spinga ciascun soggetto ad essere massimamente efficiente. Pubblica amministrazione, ospedali, scuole, università e quant’altro presente in un territorio devono essere spinti a fare di se stessi centri di eccellenza nazionale ed internazionale. Per fare questo debbono interrogarsi sulla qualità dei gruppi dirigenti che hanno espresso, come li hanno selezionati, come hanno usato le risorse, i talenti, le potenzialità di quel territorio.
Nessun territorio cresce e si rinnova se non c’è il necessario livello di fiducia fra i soggetti che lo costituiscono. Gli attori sociali debbono competere ma non temersi. Il cittadino, l’imprenditore, il malato che si rivolge ad una struttura sanitaria, lo studente che segue un corso di laurea, non possono pensare che l’istituzione alla quale reciprocamente si rivolgono non persegua fini diversi da quelli dichiarati. Oggi il livello di fiducia nelle istituzioni, politiche ed economiche soprattutto, è in grave crisi, ed è urgente ricostituirlo con regole, prassi e sanzioni esemplari.
Abbiamo dato mandato al nostro segretario giovani, Angelo Golino, di portare tutte queste tematiche all'attenzione della segreteria del partito, all’avv. Giovanni Russo, tematiche che intenderemo svolgere e portare all’esterno con una serie di iniziative.
Vogliamo cambiare il modo di fare politica, ma per fare tutto ciò è importante che il nostro messaggio arrivi forte e trasparente ai tanti giovani che oggi giorno ci chiamano ed ai quali bisogna tendere una mano.

*Presidente provinciale dei giovani UDC