L'11/10/07 perveniva al comune di Marcianise, presso l'ufficio dell'ing. de Lisi, una nota che accompagnava la relazione del responsabile della sicurezza della scuola Pascoli. Nella missiva si invitava a provvedere con urgenza all'esecuzione dei lavori come da relazione. Nella relazione si parla di amianto, antincendio, di impianti elettrici, di intonaci e paviemnti, servizi igienici ecc... ALLORA CHI FACEVA TERRORISMO MEDIATICO ???
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IL COMMENTO
Si possono smentire i propri atti? Questo è quello che viene da pensare. Eppure Franco Zinzi - in un comunicato che non aveva alcun accento polemico, nemmeno nei confronti dell'amministrazione - aveva anche espresso il proprio apprezzamento nei confronti della Dirigente scolastica allorché aveva ritenuto e ne aveva evidenziato il senso di responsabilità (leggi il post).
Pensiamo che oggi lo stesso Franco abbia riveduto quel concetto allorché sulla stampa è stato costretto, come noi, a leggere che la stessa dirigente: "ha subito evidenziato l'attenzione posta, da sempre, dall'amministrazione comunale alle esigenze rappresentate dalla scuola e si è detta preoccupata per il terrorismo attuato, anche attraverso gli organi di stampa sul problema dell'amianto" (leggi l'articolo apparso sulla stampa).
Una vera entrata a gamba tesa, come si dice in gergo calcistico, nell'agone del confronto amministrativo ed un bell'esordio. Bentornata, non richiesta, tra i "politici" ... e complimenti per aver capito in soli due mesi l'attenzione posta da sempre (?) dall'amministrazione comunale ... e via dicendo.
Una vera entrata a gamba tesa, come si dice in gergo calcistico, nell'agone del confronto amministrativo ed un bell'esordio. Bentornata, non richiesta, tra i "politici" ... e complimenti per aver capito in soli due mesi l'attenzione posta da sempre (?) dall'amministrazione comunale ... e via dicendo.
Due dubbi sono però oggi possibili, alla luce della avvenuta acquisizione della relazione di parte (sic!) e della nota di trasmissione della stessa consulenza inviata al Comune: o ci si è giocata la linearità in nome della ragione politica oppure dobbiamo affermare l'insopportabilità delle pressioni esercitate da qualcuno.
Nell'uno e nell'altro caso si decida: o si fa politica o si svolge il ruolo a cui si è preposti, sia esso la dirigenza scolastica sia esso il pubblico ufficio di consulente.
Franco Zinzi aveva rispettato e tenuto fuori dalla polemica quelle professionalità, le stesse che invece hanno deciso di entrare in gioco forse con qualche strattone più o meno lieve.
E' solo un sommesso commento, questo, poiché riteniamo che sia prioritaria la messa in sicurezza del plesso dimenticando il teatrino successivo messo in atto da qualche amministratore(manovratore) che non ama essere disturbato alla guida.
Giovanni Russo