Con tutto il rispetto per la commissione consiliare che ha effettuato il sopralluogo presso la scuola elementare Pascoli, ma non credo che abbia le competenze tecniche adeguate per arrivare a delle conclusioni così come pare che abbia fatto il suo presidente. Conclusioni affrettate, superficiali e chi le ha articolate non può e non deve prendersi delle responsabilità che non gli competono. Non è lui l’assessore competente, non è lui il responsabile dell’ufficio tecnico comunale. Che lo certifichino loro. E poi aspettiamo ciò che diranno i Vigili del Fuoco, l’Arpac, l’UOPC e i carabinieri dei NOE. Nel frattempo io mi chiedo se è vero che ci sono diverse decine di pluviali lungo le mura dell’edificio in cemento-amianto?;che c’è un deposito nel giardino con copertura in cemento –amianto?; che c’è la canna fumaria della centrale termica in cemento-amianto?; che c’è la vasca d’accumulo sui tetti in cemento-amianto?. E’ vero che manca tutto ciò che serve alla prevenzione degli incendi, cioè: la rete idrica ad idranti (o naspi)?; almeno una scala d’emergenza esterna?; l’illuminazione d’emergenza ?; i rivelatori di fumo nei depositi?; i pulsanti di allarme ad ogni piano?; la certificazione e quindi i controlli alla centrale termica a metano? E’ vero che manca un impianto di protezione alle scariche atmosferiche? E’ vero che l’edificio abbisogna di un adeguamento antisismico visto la vetustà delle strutture? Rispetto a tutto ciò le mamme ed i papà vogliono una riposta qualificata e non le rassicurazioni del presidente della commissione affari generali del comune. Non faccio strumentalizzazione ma parlo da genitore e permettetemi, posso anche capire il consigliere di maggioranza che dubita del consigliere di opposizione Franco Zinzi però chi conosce l’ingegnere Francesco Zinzi sicuramente sa che ciò che dice non è infondato. E per concludere, se la giunta comunale non approfitta del “tesoretto” per mettere in sicurezza questo edificio, si prenderà tutte le responsabilità di questa deficienza; intanto io il mio dovere l’ho fatto e l’anno prossimo mia figlia andrà in un’altra scuola.