venerdì 26 ottobre 2007

Istituti scolastici aperti solo per il senso di responsabilità dei loro dirigenti

Penso proprio che gli ultimi ritocchi al riequilibrio del bilancio dovranno essere rivisti ed affrontati con maggiore attenzione e non con la leggerezza a cui ci ha abituati la giunta comunale. Ricordiamo, a titolo di esempio, gli errori del regolamento sui fondi rustici e del consuntivo 2006.
Infatti è necessario tenere in conto il pessimo stato in cui versano i nostri edifici scolastici che rimangono aperti solo grazie al coraggio ed al senso di responsabilità dei loro dirigenti.
Dopo le diverse segnalazioni di genitori preoccupati, mi sono recato presso uno degli istituti, quello a me più vicino geograficamente e sentimentalmente. Sto parlando della scuola elementare Pascoli che ho frequentato per cinque anni, da bambino e dove ha insegnato mia madre per tanti anni. Ebbene sono rimasto sbalordito. Ho 41 anni ed in pratica ho trovato l’edificio così come era 35 anni fa. Nessun adeguamento è stato operato ad oggi per rendere sicuro l’edificio dopo tanto tempo.
Andiamo con ordine. Per la prevenzione degli incendi nulla è stato fatto e a parte qualche estintore, tra l’altro in quantità esigua, manca un impianto di estinzione ad idranti; mancano gli impianti di rilevazione incendi nel deposito di materiale di consumo e nell’archivio; le porte delle aule hanno larghezza inferiore ai m 1,20 previsti (D.M. 26/08/92); manca un impianto acustico di allarme con almeno un pulsante di azionamento a piano (D M 10/03/I998); manca la segnaletica indicante i percorsi di uscita e le uscite di emergenza; manca l’illuminazione di emergenza ed il relativo impianto elettrico di sicurezza; mancano le scale di emergenza esterna. Vi rendete conto cosa può accadere se nel deposito o nell’archivio nasce un incendio e non essendo sorvegliato e senza l’impianto di rilevazione come questo può facilmente propagarsi senza che qualcuno intervenga in tempo? Ancora vi sono solo due scale (larghe due metri) all’interno dell’edificio che devono sfollare circa 670 persone !!! Sono necessarie almeno altre due scale di emergenza esterne. E nel tardo pomeriggio, d’inverno, quando è già buio, se vi è l’esigenza di sfollare i piani e viene a mancare l’energia elettrica ? Come si individuano i percorsi per scappare ? Per quanto riguarda l’impianto elettrico, per quello che sono riuscito a vedere, manca un idoneo impianto di protezione contro le scariche atmosferiche e gli infissi esterni e le porte esterne, che sono tutti metallici, non sono collegati all’impianto elettrico di terra il che è necessario per la protezione contro le scariche atmosferiche. I nostri figli durante i temporali rischiano di essere folgorati da un fulmine se sono seduti nelle vicinanze di una finestra in ferro !!
Senza parlare degli interruttori presenti nelle aule e nei bagni molto obsoleti e certamente da sostituire.
L’altro fatto inquietante è la esagerata presenza di amianto! Infatti tutte le numerose pluviali che scendono lungo le mura, la canna fumaria e la copertura del deposito situato in giardino sono in Eternit, cioè cemento-amianto!! E non ci soffermiamo sulle possibili conseguenze sulla salute dei nostri bambini perché è arcinota la elevata incidenza di malattie tumorali sul nostro territorio.
Sarebbe poi opportuno fare una verifica per accertarsi della tenuta statica dell’intero immobile visto la vetustà della realizzazione e visto che si tratta di un edifico che ospita 300 persone a piano. Di sicuro le strutture non sono più idonee e sarebbe necessario un intervento urgente in tal senso, visto le diverse crepe passanti attraverso le mura.
Tutte le altre disfunzioni passano in secondo ordine rispetto alle prime sopra descritte, ma comunque ci sono cornicioni che perdono pezzi, e calcinacci che cadono da 12 metri che possono arrecare conseguenze non da poco; ci sono infissi con vetri normali e che dovrebbero essere antiframmentazione; l’intonaco sulle facciate è in cattivissime condizioni con frammenti che cadono determinando rischi gravi alle persone; In numerosi luoghi i pavimenti mostrano segni di sconnessione e di spostamento ed in particolare il piazzale d’ingresso è tappezzato da buche pericolose per i bambini ed i genitori che vi transitano a piedi; è necessario un intervento generale di adeguamento e risanamento dei servizi igienici ed in particolare manca al piano terra un bagno per i portatori di handicap; e poi ci sono innumerevoli infiltrazioni d’acque meteoriche nelle aule all’ultimo piano e nella palestra.
E allora concludo invitando l’amministrazione comunale a smettere con i comunicati stampa dei “farò” e di approfittare di questa boccata d’ossigeno che inaspettatamente ci viene dai 5 milioni di euro dei proventi degli oneri di urbanizzazione delle aree industriali per provvedere a ristrutturare interamente il plesso scolastico Pascoli, ed in particolare di bonificarlo dall’amianto e di adeguarlo alla normativa vigente sulla prevenzione incendi, con un intervento economico serio, così come fece l’amministrazione Foglia con la scuola elementare Mazzini.
Franco Zinzi consigliere comunale dell’Udc e padre di due figli prossimi alunni.