Il Comune di Villa Literno (Caserta) si costituisce parte civile nel procedimento penale nei confronti dei 28 imputati per l'inchiesta sulla gestione dell'emergenza rifiuti in Campania.
Il processo, avviato dai pm della Procura di Napoli Giuseppe Novello e Paolo Sirleo, vede coinvolti, tra gli altri, il governatore campano, Antonio Bassolino e numerosi vertici dell'Impregilo. Nei confronti degli imputati le accuse sono: truffa ai danni dello Stato, frode in forniture pubbliche e abuso d'ufficio. Nel capo d'imputazione che interessa il comune di Villa Literno si mette sotto esame una serie di ordinanze con le quali si autorizzava il progetto della Fibe per realizzare piazzole per lo stoccaggio di balle di combustibile da rifiuto prodotte negli impianti di produzione di Cdr e impianti di termovalorizzazione.
Ad annunciare la decisione è Antonio Ciliento, portavoce dall'amministrazione comunale in materia ambientale, che chiarisce: "Nelle 69 pagine della richiesta di rinvio a giudizio non c'è alcuna imputazione per danno di contaminazione ambientale. Tutte le ipotesi di reato che hanno determinato il sequestro di Lo Spesso (sito di stoccaggio di combustibile da rifiuti nel comune di Villa Literno, ndr) e degli altri siti di stoccaggio in Campania denunciano - conclude - un illecito amministrativo con violazione degli obblighi contrattuali, vantaggio patrimoniale, ingiusto profitto e frode da parte della Fibe".
(31 ottobre 2007-17:49)
Fonte: Caserta Sette