(di Pasquale Siciliano – Consigliere Comunale UDC)
Stufi come siamo di ricevere “non risposte” dalla esimia amministrazione comunale e dalla burocrazia conforme, ho deciso di documentarmi personalmente avviando un lavoro di ricerca che, a proposito dell’ufficio anagrafe, mi ha dato risultati strabilianti.
Già in precedenza ho inutilmente scagliato il mio disappunto contro quelle serrande di via Torri perennemente chiuse ed ho confessato di non riuscire a spiegarmi cosa ostacolasse il trasferimento dell’ufficio in quei locali appositamente affittati. L’inattività, per quanto mi era dato di sapere, comportava una incomprensibile spesa che, con l’approfondimento, oggi devo definire un vero e proprio saccheggio delle casse comunali. Mi aspettavo risposte serie ma alla barzelletta dei “servitori dello stato” devo evidenziare un pozzo di cui non si riesce a vedere il fondo.
Il riferimento è all’inizio della vicenda, risalente al 30 novembre del 2005, ben due anni addietro, allorché con una procedura definita di urgenza (incredibile!) la Giunta Comunale deliberava l’affitto dei locali e, addirittura con determina dello stesso giorno (cosa mai vista in precedenza), il Dirigente del 1° settore impegnava la spesa. Per la modica cifra di euro 12.000 annui si fittava un locale al piano terra di circa 135 metri quadri; per una ulteriore cifra di euro 6.000 annui si fittava anche il sottostante seminterrato di ulteriori 193 metri quadri; la registrazione del contratto di affitto aveva il costo di 990 euro e non conosco le competenze per la loro redazione da parte dei funzionari comunali; con una spesa di circa 30.000 euro si procedeva ai lavori di adeguamento dei locali, ed anche qui l’affidamento avveniva con l’anomala procedura di “somma urgenza”. Con una spesa ulteriore di euro 10.000 si provvedeva all’allacciamento telematico e con ancora 4.000 euro all’allacciamento degli altri servizi.
In totale, ad oggi che festeggiamo i due anni della locazione, il Comune di Marcianise ha sborsato oltre 80mila euro senza fornire alcun servizio alla città.
Alcune considerazioni finali.
A cosa potrà mai servire un seminterrato per archivio se questa attività è gestita dalla società Servizi Avanzati? I locali hanno le opportune certificazioni di agibilità ed igienicità? Cosa ne è stata della procedura di urgenza?
Spero che stavolta le risposte siano serie.
Riferimenti:
1. Deliberazione della Giunta Comunale nr 554 del 30/11/05
2. Determinazione del Dirigente il 1° settore nr 722 del 30/11/05
3. Contratti di locazione del 9 dicembre 2005, repertorio nnrr 64 e 65, registrati il 16/12/05 ai nnrr 4617 e 4618.
Stufi come siamo di ricevere “non risposte” dalla esimia amministrazione comunale e dalla burocrazia conforme, ho deciso di documentarmi personalmente avviando un lavoro di ricerca che, a proposito dell’ufficio anagrafe, mi ha dato risultati strabilianti.
Già in precedenza ho inutilmente scagliato il mio disappunto contro quelle serrande di via Torri perennemente chiuse ed ho confessato di non riuscire a spiegarmi cosa ostacolasse il trasferimento dell’ufficio in quei locali appositamente affittati. L’inattività, per quanto mi era dato di sapere, comportava una incomprensibile spesa che, con l’approfondimento, oggi devo definire un vero e proprio saccheggio delle casse comunali. Mi aspettavo risposte serie ma alla barzelletta dei “servitori dello stato” devo evidenziare un pozzo di cui non si riesce a vedere il fondo.
Il riferimento è all’inizio della vicenda, risalente al 30 novembre del 2005, ben due anni addietro, allorché con una procedura definita di urgenza (incredibile!) la Giunta Comunale deliberava l’affitto dei locali e, addirittura con determina dello stesso giorno (cosa mai vista in precedenza), il Dirigente del 1° settore impegnava la spesa. Per la modica cifra di euro 12.000 annui si fittava un locale al piano terra di circa 135 metri quadri; per una ulteriore cifra di euro 6.000 annui si fittava anche il sottostante seminterrato di ulteriori 193 metri quadri; la registrazione del contratto di affitto aveva il costo di 990 euro e non conosco le competenze per la loro redazione da parte dei funzionari comunali; con una spesa di circa 30.000 euro si procedeva ai lavori di adeguamento dei locali, ed anche qui l’affidamento avveniva con l’anomala procedura di “somma urgenza”. Con una spesa ulteriore di euro 10.000 si provvedeva all’allacciamento telematico e con ancora 4.000 euro all’allacciamento degli altri servizi.
In totale, ad oggi che festeggiamo i due anni della locazione, il Comune di Marcianise ha sborsato oltre 80mila euro senza fornire alcun servizio alla città.
Alcune considerazioni finali.
A cosa potrà mai servire un seminterrato per archivio se questa attività è gestita dalla società Servizi Avanzati? I locali hanno le opportune certificazioni di agibilità ed igienicità? Cosa ne è stata della procedura di urgenza?
Spero che stavolta le risposte siano serie.
Riferimenti:
1. Deliberazione della Giunta Comunale nr 554 del 30/11/05
2. Determinazione del Dirigente il 1° settore nr 722 del 30/11/05
3. Contratti di locazione del 9 dicembre 2005, repertorio nnrr 64 e 65, registrati il 16/12/05 ai nnrr 4617 e 4618.