Il Gruppo consiliare dell’U.D.C. ed
il Gruppo Indipendente col voto espresso in occasione del Consiglio Comunale
del 10 maggio 2012 hanno voluto manifestare tutto il loro disappunto verso il
Sindaco capace di “raccogliere” 15 Consiglieri comunali quando sono in gioco il
proprio mandato ed i privilegi della sua maggioranza, ma assolutamente incapace
di organizzarsi allorché il tema è di interesse pubblico.
Comunque, è bene chiarirlo per
scongiurare altrui facili e prevedibili strumentalizzazioni, il voto dell’U.D.C.
e del Gruppo Indipendente non pregiudica alcunché.
E’ vero invece che il Sindaco - su
mozione dell’11 novembre 2011 a firma dei Consiglieri comunali dell’U.D.C. e degli
Indipendenti preoccupati per la soppressione della locale sede del Tribunale e
per il rilassatezza con la quale la maggioranza affrontava la questione - il 28
novembre 2011 veniva impegnato dal Consiglio comunale a porre in essere ogni
azione volta a scongiurare la perdita del Tribunale.
Ebbene da allora il Primo cittadino
nulla ha fatto se non richiedere la convocazione di un nuovo Consiglio comunale
per farsi rinnovare il “mandato” teso alla risoluzione della vicenda.
La demagogia e l’alibi del Sindaco sono
perciò evidenti.
Il Sindaco già deputato ad adoperarsi
per difendere e rilanciare il Tribunale ha ridomandato al Consiglio comunale il
conferimento in suo favore di un incarico del tutto analogo a quello già
attribuitogli, al manifesto scopo di giustificare il suo totale fallimento di
fronte alla Cittadinanza.
Ricordiamo al Sindaco che quale Primo
cittadino è rappresentante degli interessi collettivi e che quindi non
abbisogna di alcun mandato (già lo ha) per l’esercizio del suo potere-dovere di
tutela degli interessi della Città. E che è proprio per la palese inefficienza del
Sindaco che il Gruppo dell’U.D.C. e quello degli Indipendenti l’11 novembre
2011 avanzarono la “mozione Tribunale” che purtroppo, per fatti concludenti, è
risultata inutile, tant’è che non ha avuto nemmeno la giusta considerazione
come all’opposto ha ricevuto, ad esempio, la questione dell’ampliamento della
Giunta (da 6 a 8 Assessori) imprescindibile per accontentare una maggioranza
caratterizzata da contrapposizioni e dissidi ma unita solo dalla prospettiva
seducente dell’Assessorato e quindi dal smania di “potere”.
Ed allora non resta altro al Gruppo
consiliare dell’U.D.C. ed a quello Gruppo Indipendente di invitare ancora una
volta il Sindaco a rassegnare dignitosamente le proprie dimissioni scongiurando
in questo modo altri ed irreparabili guasti alla Città.