venerdì 29 aprile 2011

Il Consiglio Comunale in soccorso dei lavoratori IXFIN. E l'UDC si pone contro ogni speculazione

Alla presenza dei sindacati, rappresentati da Crisci, Papa e Verone, lo scorso consiglio comunale è stato interamente dedicato alla vertenza IXFIN ed, in generale, alla profonda crisi che attanaglia il tessuto industriale di Marcianise.
A tal proposito, tenuto conto dell’Accordo di Programma definito dal Governo Prodi, e considerato che né il governo nazionale né la Regione Campania hanno finora adottato i provvedimenti richiesti da tale accordo, l’attuale amministrazione comunale ha deciso di agire di sua iniziativa per salvare i 650 lavoratori della IXFIN attualmente in attesa della firma del decreto di rinnovo per la cassa integrazione.

Si è deciso di chiedere agli Enti preposti di classificare il territorio di Marcianise come “Zona Franca” ai fini della defiscalizzazione per i nuovi investimenti e riconversione di quelli esistenti e/o dismessi, garantendo, altresì, che l'attuale destinazione d'uso del sito Ixfin resti invariata, ovvero zona D1-D2-D3 Industriale.
Verrà, inoltre, istituita una Commissione Speciale sull’emergenza che, di concerto con le organizzazioni avrà il compito di monitorare e vigilare le dinamiche delle politiche aziendali per garantire  il livello occupazionale sul territorio.
Uno degli interventi più interessanti e, probabilmente, quello che maggiormente rispecchia la linea dell’amministrazione è stato quello di Pasquale Siciliano, il quale, in assenza del capogruppo Filippo Topo, ha rappresentato in maniera egregia il pensiero dell’intera sezione cittadina dell’UDC.
Del discorso di Siciliano riportiamo qui di seguito un ampio estratto, così che la linea del partito possa essere evidente a tutta la popolazione.
«Il gruppo UDC dice no a qualsiasi forma di speculazione, specificatamente  alla speculazione  edilizia sulla pelle dei lavoratori, in particolare dei lavoratori della  IXFIM. Non consentiremo a nessuno di trasformare quel sito industriale ad altra destinazione d'uso anche se nella passata amministrazione è stato approvato il SIAD, strumento che  consente un cambio di destinazione, rispetto a quella produttiva. Siamo contro chi vuole utilizzare  questo strumento con fini ambigui, senza un serio piano economico/finanziario: piuttosto siamo favorevoli a delocalizzazioni di più realtà produttive, frazionando grosse realtà industriali già esistenti, ma mai a stravolgere quella che è la destinazione d'uso del sito/terreno. Non consentiremo a nessuno di fare speculazione come già è avvenuto con la ex Olivetti poi Modinform ed ora possiamo dire ex IXFIN. Dico ex perché è una realtà che spregiudicati faccendieri approdati sul nostro territorio, hanno ridotto sul lastrico circa mille famiglie, effettuando solo  operazioni  finanziarie a discapito, o meglio, sulla pelle dei lavoratori. 
Siamo in perfetta sintonia con la cabina di regia già istituita dalla Provincia di Caserta sulle problematiche occupazionali del nostro territorio e vogliamo disegnare un percorso comune e condiviso con altri enti/associazioni. Mi riferisco, in special modo, al mondo sindacale, nonché al  Consorzio ASI, all'Unione Industriale, alla Camera di Commercio e ad altre realtà produttive.
Fatte queste dovute precisazioni aggiungo che siamo disponibili a qualsiasi confronto con i sindacati e le altre forze politiche presenti in C.C. per un confronto serio, costruttivo e non speculativo, coinvolgendo la Provincia di Caserta e la Regione Campania con i loro rispettivi  assessorati alle attività produttive».