Divenuta pubblica la notizia si sono susseguiti una serie di commenti per avere, il Sindaco e la Giunta di Marcianise, sporto formale denuncia-querela nei confronti del Responsabile Provinciale dell’API, del Direttore responsabile di Caffè Procope, dell’Editore dello stesso e degli autori di alcuni commenti diffamanti postati da utenti, per i reati di cui agli artt. 595, 596 bis c.p. (diffamazione a mezzo stampa).
Occorre, pertanto, precisare che al di là della accettabile ed accettata critica politica, alcuni passaggi del video sono stati obiettivamente ritenuti diffamanti, tali da divenire oggetto delle denunce-querele presentate attraverso l’Avv. Vincenzo Domenico Ferraro, e su questo sarà la magistratura ad accertarne la natura. Ecco i punti più significativi:
- E’ la politica della sperequazione, è la politica che rinnega i processi di democrazia partecipata, e consolida clientele elettorali.
- A parenti ed amici si concede a poche ore dal voto, più ed oltre, oltre le richieste degli interessati fatte pervenire nelle osservazioni depositate al Comune.
- Solo privilegi per amici e parenti
- Si nega l’interesse pubblico e collettivo, e si promuove la cultura del favore. In particolare favori a chi, ed in cambio di che cosa?
Si ritiene legittima l’azione fatta dai singoli firmatari, personalmente e nella qualità di amministratori, Antonio Tartaglione, Ciro Costagliola, Angelo Raucci, Giovanni Russo e Gerardo Trombetta per salvaguardare la propria reputazione nonché quella dell’amministrazione di Marcianise.
Circa la chiamata in causa del giornale on-line è evidente che la pubblicazione di notizie diffamanti sono di per sé assunzione di responsabilità in quanto “…Il direttore responsabile, oltre a vigilare a che nessuno venga offeso attraverso gli articoli di giornale, ha la funzione di disporre o quantomeno di approvare la pubblicazione dell’articolo” (Cfr. Cass. Sez. V 5.4.00, n° 5941) ed in ciò se ne deve affermare la responsabilità.
Marcianise, 26 giugno 2010
U.D.C.
Sezione di Marcianise