Non riteniamo sbagli l'on.le Zinzi a porre la questione della sospensione degli abbattimenti delle abitazioni abusive in Campania chiedendo al Presidente del Senato Schifani di intervenire affinché il decreto legge sugli abbattimenti, venga ripresentato, in modo da essere approvato dal Parlamento ed interrompere le ordinanze di abbattimento delle abitazioni, in attesa che si possa nuovamente legiferare, riaprendo i termini del condono edilizio del 2003. Siamo della idea del procuratore capo dott. Corrado Lembo per una ipotesi limitata al cosiddetto abusivismo di necessità, che tenesse fuori — oltre alle aree vincolate o demaniali — le grandi speculazioni e le seconde abitazioni.
La vicenda che vede interessati migliaia di cittadini campani è influenzata, infatti, dalle vicissitudini che hanno coinvolto la materia della definizione degli illeciti edilizi in Campania per la quale l’Ente Regione provvedeva, con la legge nr 10 del 18/11/04, a regolamentare la sanatoria degli abusi edilizi e, quindi, oltre il termine del 12 novembre 2004 fissato dalla Corte Costituzionale con l’avvertimento che le regioni che non avessero pubblicato per tempo una legge valida avrebbero visto l’applicazione automatica della normativa nazionale.
La norma regionale, pertanto, veniva dichiarata illegittima ed inapplicabile ma solo con sentenza della Corte Costituzionale nr 49/2006 del 10/02/06 e, quindi, ben oltre i termini del 31/10/05, fissati per la integrazione e saldo delle domande di sanatoria di cui alla legge nazionale nr 326 del 24 novembre 2003.
Fu per tali motivi di grave incertezza (considerato anche che la norma regionale individuava requisiti di sanabilità ben più restrittivi rispetto alla norma nazionale) che il termine del 31/10/05 non veniva rispettato da molti cittadini della nostra Regione.
Si tratta, quindi, di ripristinare uguaglianza di trattamento tra gli abitanti delle diverse regioni italiane e superare la discriminazione tra chi ha avuto la disavventura di essere stato amministrato dal governatore Bassolino e chi invece ha avuto la fortuna di risiedere altrove.
Nessuno mai ha avuto a cuore la speculazione edilizia trattandosi infatti di una legge (la nr 326 del 2003) emanata per regolamentare gli abusi di necessità e delle prime case che avessero i requisiti di condonabilità.
Anche questa è legalità ed uniformità di trattamento tra i cittadini italiani, uguali nel nord est come in Campania.