Il livello, sempre più basso, dello scritto ci ha spinti a riflettere sulla opportunità di una adeguata tutela giudiziaria ma, appena qualche secondo dopo, abbiamo ritenuto che la Magistratura italiana abbia ben altro a cui pensare piuttosto che ad una, pur giusta, valutazione delle villane affermazioni del sedicente tutore della “marcianisanità”.
Lo incipit dell’ultimo di questi editoriali da giornaletto consiste nella presa d’atto dell’esistenza di una diversa strategia tra l’IDV ed il Sindaco Tartaglione. Ma, mentre il ben noto autore del becero foglietto ci da una personale valutazione di quella del primo cittadino, ben si guarda dal fornirci la sua strategia ed i risultati concreti che con questa otterrebbe. Con ciò appalesa, laddove non fosse bastata una intera campagna elettorale, il “domestico” interesse tutelato. Ci dispiace che il Capogruppo IDV continui con questo piglio e, nel contempo, si sottragga puntualmente ad ogni confronto in Consiglio Comunale e sia solo capace, su altre tematiche, di rendersi megafono (altro che pappagallo) di foglietti scritti da altri del suo partito.
Col nostro Sindaco, lo attendiamo desiderosi di conoscere, in positivo, il suo pensiero, le sue proposte e le sue strategie appena diverse dal solito refrain: via l’Università … “con le mani alzate”, concedendo, però, al Consiglio, un “… fate come volete” di cui c’era estremo bisogno. Non abbiamo avuto il piacere di averne contezza, quindi, nemmeno nell’occasione del dibattito sul tema ospedaliero tenutosi in Consiglio Comunale, dal quale, del resto, inopinatamente si allontanava evidentemente ritenendo il consesso meritevole solo dei suoi soliti improperi ed accuse ma non delle sue argomentazioni e del suo voto. Quelle, inoltre, hanno sempre i destinatari sbagliati, forse preoccupato com’è di non compromettere la propria prestigiosa posizione in seno agli organigrammi sanitari.
Antonio Tartaglione, dal proprio canto, invece, non si sottrae alle sue responsabilità giorno per giorno, esponendosi al rinnovato giudizio della comunità a cui sa di dover dare conto. Non altrettanto ci pare faccia chi, già bocciato dalla stessa città, si sottrae ad ogni tipo di confronto rinchiudendosi in un monolocale attrezzato del solo pc a cui affidare i suoi ingiuriosi pensieri.
Ci dica qualcosa di meno personale e ci scuserà se, fino allora, ancora lo ignoreremo.