IL MATTINO del 31/05/09
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LIA PELUSO
Cinque candidati alla carica di sindaco, tutti impegnati - a leggere i loro programmi ufficiali - nel sostenere la lotta alla criminalità comune ed organizzata, ma non tutti pronti a fare dichiarazioni pubbliche dopo il clamoroso blitz di carabinieri e Finanza a Marcianise. Neanche dietro sollecitazione agli addetti stampa, come ha cercato di fare il Mattino. Poche le voci levatesi dal coro silenzioso ed inutili i tentativi di raggiungere tutti i candidati a sindaco, impegnati nelle canoniche riunioni ed iniziative di campagna elettorale. Mario Peternuosto, il candidato del Pd, si trova negli Stati Uniti fino alla settimana prossima per impegni di lavoro. Pietro Squeglia, dell’Unione di Centro, e Giuseppe Moretta, del Partito socialista, erano stretti dagli appuntamenti elettorali. Antonio Tartaglione, dell’Udc, ha invece espresso la sua soddisfazione per il lavoro fatto dalle forze dell’ordine sul territorio di Marcianise. «Noi - ha detto - siamo al fianco dei tutori della legge, tutti, senza distinzione. Per quanto mi riguarda mi batterò sia per portare a termine il concorso dei vigili urbani, sia per sostenere le esigenze dei carabinieri nella costituzione della nuova compagnia. Ma anche per rendere più idonea la sede del commissariato di polizia». Plauso anche da Irene Maffini, della civica «La nostra terra»: «La legalità e la trasparenza sono il primo punto del programma elettorale che abbiamo presentato alla città, come controllo del territorio urbano ed extraurbano. Vogliamo mettere a lavorare in sinergia le quattro forze dell'ordine presenti sul territorio, dividendo Marcianise in quattro sezioni, in tal modo da poterlo meglio controllare garantendo maggiore sicurezza». Rompe il silenzio, senza indugi, anche il deputato di Marcianise dell’Udc Domenico Zinzi: «Dobbiamo dare atto che continua questo grande impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata sul nostro territorio. È chiaro che il problema della sicurezza deve essere al primo posto tra le priorità di chi amministra questo territorio, con la consapevolezza che bisogna creare le condizioni per i cittadini di una vivibilità maggiore». Non sfugge al deputato centrista l’importanza del territorio di Marcianise che ha al suo interno una vasta area industriale su cui si concentra l’attenzione della criminalità organizzata. «La pubblica amministrazione e gli amministratori devono prestare attenzione - dice Zinzi - al fenomeno criminalità, proprio per creare le condizioni necessarie di vivibilità e sicurezza in una città». La stazione unica appaltante, per Zinzi, resta il rimedio più efficace per evitare le infiltrazioni. «L’affidamento ad una struttura specializzata come la stazione unica - spiega - assicura il rispetto delle norme e la velocità con cui la gara viene espletata, per cui si tratta alla fine di una struttura efficiente. Di questo argomento ne ho fatto oggetto di attenzione al prefetto, nel senso che si può costituire un organismo autonomo, purché fatto nascere allo scopo di alleggerire il lavoro degli amministratori ed allo stesso tempo credo che in questo modo si può anche venire a capo di questioni illecite, perché le infiltrazioni possono essere facilmente intercettate e contemporaneamente verificare i certificati antimafia, stoppando la procedura a monte nel caso in cui ci sia qualche sospetto».