martedì 12 maggio 2009

Lotta di liberazione

Gli ultimi giorni antecedenti la presentazione delle liste e la formazione delle coalizioni hanno visto linee “pseudo-politiche” capaci di rapide inversioni ad “U” tipiche di scaltri politicanti oggi in corsa per un nuovo posto al sole, evidentemente ritenendo che anche il sole sia un loro satellite.

Per quel che ci riguarda abbiamo da settimane iniziato il nostro percorso verso le prossime amministrative del 6 e 7 giugno in piena coerenza con quelli che sono stati i nostri atti negli ultimi 8 anni della storia politico-amministrativa della città e che ci hanno visti oppositori non collusi. Su questa coerenza siamo impegnati a chiedere il consenso delle persone e dei gruppi.

Le linee fondanti le abbiamo già espresse con chiarezza allorché abbiamo riaffermato

·        la nostra opposizione a quella amministrazione, in qualunque forma si riproponga o abbia voglia di riproporsi;

·        la necessità di tracciare una linea netta di demarcazione rispetto a quel modo di intendere la politica, a dispetto di qualsiasi operazione di maquillage si voglia condurre

·        la discontinuità ed estraneità assoluta rispetto ad una programmazione protesa esclusivamente alla realizzazione di cattedrali nel deserto, buone solo per banchettare alle spalle della città e del marcianisano.

Abbiamo già detto che la base del nostro progetto politico è questa, fondata su concetti per noi non nuovi.

Sollecitati ci tocca ribadire che intendiamo continuare ad avere in comune questa azione, che ci piace definire di “liberazione”, assieme a chi, con noi, ha condiviso l’opposizione ed a chi ha preso atto dei gravi guasti che la scorsa esperienza amministrativa ha procurato ad un tessuto politico e sociale fondamentalmente sano. Ci anima il convincimento che non sarà possibile far finta di nulla e che è necessario operare una netta distinzione tra le diverse responsabilità. Chi oggi si contorce intorno ad esercizi interpretativi della recente storia politico-amministrativa deve farsi carico della propria, anche ritenendone la validità se ne ha la convinzione.

Noi stiamo con chi ha il coraggio di ritenersi consequenziale ad una scelta ed una storia diversa rispetto a quella messa in scena in questi ultimi mesi nelle stanze municipali. Nessuna ragione “politica”, o di mera contabilità elettorale, potrà distoglierci.