Stamane il segretario politico dell’UDC Avv. Giovanni Russo, ha protocollato presso l’ufficio urbanistica diretto dall’ing. A. Piccolo, la richiesta dello stralcio della relazione tecnica che i progettisti del PDR del centro storico hanno consegnato nelle mani del dirigente. La relazione riporta la risposta a tutte le osservazioni ed opposizioni che i cittadini, le associazioni ed i partiti hanno protocollato al comune contro il progetto di recupero del centro storico. Ricordiamo che Il Piano di Recupero del centro storico è un piano attuativo ovvero definisce nei dettagli ciò che si può realizzare nelle zone classificate A1 e A2 dal piano regolatore.
La redazione del PdR o PUA, è stato affidato all’Arch. Dal Piaz e all’Arch. Giuseppe Iannotta , il primo professore alla facoltà di architettura Federico II di Napoli il secondo noto professionista di Marcianise, 11 anni fa con delibera di G.C. 201 del 01.03.’95.
Il piano di recupero è stato adottato dal Comune di Marcianise, con delibera di Giunta Comunale n° 49 del 28/07/2006 e prima di essere definitivamente approvato (secondo step dopo l’adozione) deve essere sottoposto al vaglio della cittadinanza che ha la possibilità, nei successivi 30/60 gg dall’adozione di proporre delle modifiche tramite delle osservazioni e/o opposizioni. Il 06/10/06 è stato il termine ultimo per la presentazione delle osservazioni e per allora ne furono presentate circa 72. Le stesse sono state portate dal comune all’attenzione dei progettisti che nei giorni scorsi hanno presentato una relazione con le risposte alle osservazioni dei cittadini e delle associazioni.
Nel frattempo il comune è stato impegnato a presentare una serie di documentazioni mancanti al progetto che la Provincia di Caserta gli ha contestato con una missiva l’11/08/06.
Il PdR è stato oggetto di diversi incontri-studio nella sede dell’UDC di Marcianise dove diversi professionisti della città hanno studiato e sviscerato le diverse problematiche connesse a tale progettazione. Ricordiamo i più assidui come l’arch. Maria Merola, il geom. Biagio Porfidia, la geologa dott.ssa Filomena Moretta, il geom. Michele Nunziante e l’ing. Francesco Zinzi. L’UDC si fece promotore per prestare consulenze gratuite ai cittadini che avevano la necessità di redigere le osservazioni per il comune. L’iniziativa fu presentata nel mese di settembre del 2006 durante una gremita conferenza stampa a cui partecipò anche l’arch Gianni Diddio. “Sono stato critico nei confronti di tale piano” commenta Franco Zinzi “per le modalità con cui il sindaco lo aveva adottato, pochi giorni dopo la sua rielezione, in un periodo di poca attenzione della cittadinanza. Evidenzio il periodo perché adottarlo in estate ha comportato che non tutti hanno avuto il tempo per studiarsi il progetto e quindi produrre delle osservazioni valide. Ancora a mio avviso era necessario dare più tempo ai tecnici redattori per metterlo a punto, visto le sopravvenute esigenze normative ed infatti la provincia ha chiesto di rivederlo proprio per questo.” Ma quali sono i punti critici del piano a suo avviso ? “Tanti, per esempio non è possibile per la stragrande maggioranza degli edifici poter utilizzare la LR15/2000 che prevede il recupero abitativo dei sottotetti edificati prima del 17 ottobre del 2000; ancora un’altra stranezza è che per gli edifici di recente costruzione non è possibile la sostituzione della copertura con una inclinata, per motivi di isolamento termico, utilizzando le altezze tipiche della zona B, cioè la massima 2,50 ml e la minima 2,00 ml; e poi ancora chi ha la possibilità di demolire e ricostruire lo può fare solo seguendo il perimetro esterno del preesistente e non solo sulla parte che prospetta le vie di transito pubbliche ma anche all’interno delle corti private. Ciò significa che se si ha un edificio ad L o ad U lo abbatto e lo ricostruisco mantenendo inalterata la forma. Ovviamente ciò non conviene a nessuno.”
La redazione del PdR o PUA, è stato affidato all’Arch. Dal Piaz e all’Arch. Giuseppe Iannotta , il primo professore alla facoltà di architettura Federico II di Napoli il secondo noto professionista di Marcianise, 11 anni fa con delibera di G.C. 201 del 01.03.’95.
Il piano di recupero è stato adottato dal Comune di Marcianise, con delibera di Giunta Comunale n° 49 del 28/07/2006 e prima di essere definitivamente approvato (secondo step dopo l’adozione) deve essere sottoposto al vaglio della cittadinanza che ha la possibilità, nei successivi 30/60 gg dall’adozione di proporre delle modifiche tramite delle osservazioni e/o opposizioni. Il 06/10/06 è stato il termine ultimo per la presentazione delle osservazioni e per allora ne furono presentate circa 72. Le stesse sono state portate dal comune all’attenzione dei progettisti che nei giorni scorsi hanno presentato una relazione con le risposte alle osservazioni dei cittadini e delle associazioni.
Nel frattempo il comune è stato impegnato a presentare una serie di documentazioni mancanti al progetto che la Provincia di Caserta gli ha contestato con una missiva l’11/08/06.
Il PdR è stato oggetto di diversi incontri-studio nella sede dell’UDC di Marcianise dove diversi professionisti della città hanno studiato e sviscerato le diverse problematiche connesse a tale progettazione. Ricordiamo i più assidui come l’arch. Maria Merola, il geom. Biagio Porfidia, la geologa dott.ssa Filomena Moretta, il geom. Michele Nunziante e l’ing. Francesco Zinzi. L’UDC si fece promotore per prestare consulenze gratuite ai cittadini che avevano la necessità di redigere le osservazioni per il comune. L’iniziativa fu presentata nel mese di settembre del 2006 durante una gremita conferenza stampa a cui partecipò anche l’arch Gianni Diddio. “Sono stato critico nei confronti di tale piano” commenta Franco Zinzi “per le modalità con cui il sindaco lo aveva adottato, pochi giorni dopo la sua rielezione, in un periodo di poca attenzione della cittadinanza. Evidenzio il periodo perché adottarlo in estate ha comportato che non tutti hanno avuto il tempo per studiarsi il progetto e quindi produrre delle osservazioni valide. Ancora a mio avviso era necessario dare più tempo ai tecnici redattori per metterlo a punto, visto le sopravvenute esigenze normative ed infatti la provincia ha chiesto di rivederlo proprio per questo.” Ma quali sono i punti critici del piano a suo avviso ? “Tanti, per esempio non è possibile per la stragrande maggioranza degli edifici poter utilizzare la LR15/2000 che prevede il recupero abitativo dei sottotetti edificati prima del 17 ottobre del 2000; ancora un’altra stranezza è che per gli edifici di recente costruzione non è possibile la sostituzione della copertura con una inclinata, per motivi di isolamento termico, utilizzando le altezze tipiche della zona B, cioè la massima 2,50 ml e la minima 2,00 ml; e poi ancora chi ha la possibilità di demolire e ricostruire lo può fare solo seguendo il perimetro esterno del preesistente e non solo sulla parte che prospetta le vie di transito pubbliche ma anche all’interno delle corti private. Ciò significa che se si ha un edificio ad L o ad U lo abbatto e lo ricostruisco mantenendo inalterata la forma. Ovviamente ciò non conviene a nessuno.”