mercoledì 14 novembre 2007

Incarichi professionali: un maldestro tentativo denigratorio

La caccia al tesoro. Di questo si è trattato negli ultimi giorni e questo atteggiamento è stato criticato e stigmatizzato dal nostro Gruppo Consiliare in occasione della discussione sui debiti fuori bilancio.
Il solito maldestro tentativo della maggioranza di rispondere ad azioni politiche con la personalizzazione del confronto registra oggi una nuova e non insolita puntata: noi abbiamo sempre parlato di indebitamento dell’Ente che, con le amministrazioni “Fecondo”, nel campo degli incarichi professionali ha raggiunto punte inimmaginabili. Ci dispiace che qualche professionista locale abbia potuto leggere (indotto) una verifica del loro reddito. L’attività professionale, dei legali in particolare, non è mai stata messa in dubbio e meno che mai può esserla quella del capogruppo UDC. Stavolta la maggioranza poteva risparmiarsi l’ulteriore dimostrazione di una sua pochezza che oramai è sotto gli occhi di tutti. Sembra semplicemente un autogol ma, nella smania di gettare discredito, si scorge un affanno da mestatori.

Nel merito della loro nota, infatti, non vi è chi non legga la proditoria commistione tra incarichi di difesa conferiti in epoca in cui il professionista era fuori dall’attività politica, con somme dovute all’avv. Tartaglione nei confronti del quale l’Amministrazione era soccombente.

I primi, conferiti negli anni ’90, hanno avuto culmine allorché Giacomo Tartaglione era assessore esterno nella Giunta “Foglia” e la sua correttezza lo ha indotto a non “liquidarsi” quelle parcelle, liquidazione che invece ben ha potuto fare immediatamente dopo essere cessato dall’incarico di assessore. Una nota: pur richieste immediatamente nell’anno 2001 quella amministrazione Fecondo ritenne di farlo attendere fino al febbraio 2006, epoca in cui questo non era parte politica. Ringraziamo, quindi, la maggioranza di aver consentito ancora una volta rimarcare questo dato.

Dove, invece, il maldestro intento denigratorio mostra tutti i suoi connotati è l’aver capziosamente inserito anche la liquidazione di 57.298,63 euro (determina nr. 231 del 7 giugno 2007) riferita alla liquidazione della sentenza Scognamiglio Assunta ed altri c/ Comune di Marcianise, la quale, proprio perché trovava titolo in una decisione provvisoriamente esecutiva, doveva necessariamente essere pagata. Comunque grazie ai buoni uffici dell’avvocato Tartaglione, gli Scognamiglio hanno transatto la lite accettando un importo inferiore rispetto a quello a cui avevano diritto, compensando, altresì, parte delle spese legali. Qui sarebbe addirittura opportuno ringraziare l’avvocato Tartaglione, procuratore di controparte.

Due annotazioni finali.
Innanzitutto ci corre l’obbligo di rimarcare che la sterile polemica (perché di questo si tratta) insorge dopo che l’UDC anche a mezzo del suo Capogruppo aveva criticato l’operato dell’Amministrazione per aver riconosciuto debiti fuori bilancio per unmilioneseicentomilaeuro. L’altra, curiosa, è che un organo di stampa che mai ha pubblicato i nostri comunicati stampa, specialmente sul tema, ha pubblicato questo della maggioranza che stiamo commentando. Ci chiediamo cosa potranno, invece, pensare i suoi lettori che mai hanno potuto conoscere il nostro commento. Davvero un bell’esempio di giornalismo. Come dire allo spettatore il finale di un film di cui non si conosce lo sviluppo della trama.
A noi, che siamo positivi, piace pensare che finalmente quella testata ha deciso di prestare maggiore attenzione alla nostra realtà locale. Altrimenti sarebbero becere “veline”.

IL GRUPPO CONSILIARE UDC DI MARCIANISE