La galleria commerciale "Campania" tra le più grandi della regione, con un’apertura annunciata in pompa magna con cartelloni sei per tre comparsi in tutti gli angoli della nostra regione e con una martellante campagna pubblicitaria sui maggiori quotidiani locali, ha esordito nei peggiori dei modi: traffico bloccato sul vialone Carlo III, sulla S.S. 265 e perfino sull’autostrada A1 nei pressi del casello Caserta sud. E solo stamane ad apertura già avvenuta si inizia a parlare di tavoli tecnici e di conferenze di servizi per ovviare al guaio fatto (Pino Riccio).
E’ la peculiarità di queste amministrazioni di centro-sinistra, vuoi che si chiamino Comune di Marcianise, Provincia di Caserta o Consorzio ASI, hanno tutte un comune denominatore: l’incompetenza e il pressappochismo.
E’ mai possibile che tutto il disagio che adesso si è creato ai cittadini che la mattina vanno a lavorare, alle aziende che movimentano i loro prodotti, ai mezzi di soccorso che attraversano arterie di principale importanza non era prevedibile?
No, era tutto previsto nell’accordo di programma stilato tra Regione Campania, Provincia di Caserta, ed i Comuni di Marcianise e di Maddaloni del 02/04/1996.
Questo accordo prevedeva circa dieci interventi di potenziamento e di integrazione delle dotazioni infrastrutturali che interessano sia il trasporto su gomma, con collegamenti e bretelle tra le varie strade ad alta percorribilità (addirittura anche un casello specifico sull’autostrada A1 che sboccava direttamente nella zona interportuale), e sia il trasporto su rotaie, con l’apertura di stazioni ferroviarie e metropolitane. Ma nulla di tutto questo è stato realizzato ed ecco che al già eccessivo traffico esistente se ne è aggiunto altro ancora più massiccio e consistente.
L’accordo di programma prevedeva anche che le società che mettevano in piedi le loro attività nella nostra zona interportuale s’impegnavano ad “utilizzare forza lavoro locale di ogni livello professionale, sia nella fase di realizzazione che in quella di gestione” e che “tra l’Ufficio della Massima Occupazione, il comune di Marcianise e quello di Maddaloni sarà definito il riparto dell’occupazione”.
Ma il lavoro annunciato in pompa magna dai vertici regionali e dalla proprietà che hanno dichiarato di aver dato impiego a circa 2.000 ragazzi a chi è andato?
In realtà poche decine di marcianisani sono stati beneficiati, per lo più figli di dipendenti comunali, per il resto la regione intera ha beneficiato del sacrificio dei nostri contadini che sono stati costretti a svendere i propri terreni con la speranza della “pubblica utilità” e cioè che i propri figli o nipoti potessero trovare uno sbocco occupazionale.
Una vera è propria sconfitta della politica marcianisana che, anche stavolta, si è accontentata della mollica ed ha buttato all’aria l’intero pezzo di pane perché succube dei voleri dei vertici regionali.
Chi ha inaugurato il centro commerciale campano? Il nostro sindaco? No! Il padre padrone dei comuni campani, il governatore Bassolino!!
E certo la platea e gli interessati erano tutti i suoi beneficiati.
E’ il momento di vederci chiaro, la cittadinanza vuole capire cosa è accaduto, perché i colloqui sono stati nascosti invece che pubblicizzati; perché i propri figli non hanno avuto l’opportunità che centinaia di ragazzi campani hanno avuto.
Per affrontare i due nodi, cioè la questione traffico e quella occupazionale noi chiediamo un consiglio comunale urgente, che in ossequio alle norme statutarie non possono negarci.
Franco Zinzi, consigliere comunale UDC
E’ la peculiarità di queste amministrazioni di centro-sinistra, vuoi che si chiamino Comune di Marcianise, Provincia di Caserta o Consorzio ASI, hanno tutte un comune denominatore: l’incompetenza e il pressappochismo.
E’ mai possibile che tutto il disagio che adesso si è creato ai cittadini che la mattina vanno a lavorare, alle aziende che movimentano i loro prodotti, ai mezzi di soccorso che attraversano arterie di principale importanza non era prevedibile?
No, era tutto previsto nell’accordo di programma stilato tra Regione Campania, Provincia di Caserta, ed i Comuni di Marcianise e di Maddaloni del 02/04/1996.
Questo accordo prevedeva circa dieci interventi di potenziamento e di integrazione delle dotazioni infrastrutturali che interessano sia il trasporto su gomma, con collegamenti e bretelle tra le varie strade ad alta percorribilità (addirittura anche un casello specifico sull’autostrada A1 che sboccava direttamente nella zona interportuale), e sia il trasporto su rotaie, con l’apertura di stazioni ferroviarie e metropolitane. Ma nulla di tutto questo è stato realizzato ed ecco che al già eccessivo traffico esistente se ne è aggiunto altro ancora più massiccio e consistente.
L’accordo di programma prevedeva anche che le società che mettevano in piedi le loro attività nella nostra zona interportuale s’impegnavano ad “utilizzare forza lavoro locale di ogni livello professionale, sia nella fase di realizzazione che in quella di gestione” e che “tra l’Ufficio della Massima Occupazione, il comune di Marcianise e quello di Maddaloni sarà definito il riparto dell’occupazione”.
Ma il lavoro annunciato in pompa magna dai vertici regionali e dalla proprietà che hanno dichiarato di aver dato impiego a circa 2.000 ragazzi a chi è andato?
In realtà poche decine di marcianisani sono stati beneficiati, per lo più figli di dipendenti comunali, per il resto la regione intera ha beneficiato del sacrificio dei nostri contadini che sono stati costretti a svendere i propri terreni con la speranza della “pubblica utilità” e cioè che i propri figli o nipoti potessero trovare uno sbocco occupazionale.
Una vera è propria sconfitta della politica marcianisana che, anche stavolta, si è accontentata della mollica ed ha buttato all’aria l’intero pezzo di pane perché succube dei voleri dei vertici regionali.
Chi ha inaugurato il centro commerciale campano? Il nostro sindaco? No! Il padre padrone dei comuni campani, il governatore Bassolino!!
E certo la platea e gli interessati erano tutti i suoi beneficiati.
E’ il momento di vederci chiaro, la cittadinanza vuole capire cosa è accaduto, perché i colloqui sono stati nascosti invece che pubblicizzati; perché i propri figli non hanno avuto l’opportunità che centinaia di ragazzi campani hanno avuto.
Per affrontare i due nodi, cioè la questione traffico e quella occupazionale noi chiediamo un consiglio comunale urgente, che in ossequio alle norme statutarie non possono negarci.
Franco Zinzi, consigliere comunale UDC