del 04/09/2007
MARCIANISE
Camorra e politica conclusi i lavori della commissione
FRANCO AGRIPPA
MARCIANISE
Camorra e politica conclusi i lavori della commissione
FRANCO AGRIPPA
Marcianise. A nove mesi dal suo insediamento al comune di Marcianise, la Commissione d’accesso inviata dal Prefetto Maria Elena Stasi per verificare eventuali condizionamenti della criminalità organizzata nell’attività amministrativa, ha terminato il lavoro. Dal 28 novembre e dopo due proroghe di tre mesi, i commissari guidati dal viceprefetto che dirige l’ufficio di raccordo con gli enti locali della prefettura, Gerlando Iorio, il 31 agosto hanno concluso il mandato e ora dovranno informare il Prefetto degli accertamenti effettuati su delibere, gare d’appalto e consulenze del comune di Marcianise, su gli atti ufficiali adottati insomma negli ultimi sei anni. Spetterà, quindi, al Prefetto relazionare al ministro dell’Interno ed eventualmente, in caso di fondati motivi, avviare la procedura di scioglimento del consiglio comunale, disposto con decreto dal Presidente della Repubblica su proposta del Viminale deliberata dal Consiglio dei Ministri. Finora, comunque, nessuna indiscrezione è trapelata sulle risultanze delle verifiche degli 007 inviati dalla prefettura.
Gli amministratori di Marcianise e in testa il sindaco Ds, Filippo Fecondo, che guida per il secondo mandato consecutivo una giunta di centrosinistra, dovranno attendere almeno un altro mese per conoscere la loro sorte. Il primo cittadino, fin dall’insediamento della commissione d’accesso, il 23 novembre scorso, ha sempre sostenuto di riporre la massima fiducia nel lavoro dei commissari «ai quali abbiamo assicurato la massima collaborazione - ha tenuto più volte a dire - poiché ritengo che più si controlla più avremo la certezza, alla fine delle verifiche, di aver operato bene». Il sindaco e la sua amministrazione, qualche mese fa, furono oggetto di una dura interrogazione rivolta al ministro dell’Interno dal senatore di Forza Italia, Emiddio Novi, che arrivò a chiedere lo scioglimento del consiglio comunale di Marcianise per «evidenti infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività amministrativa». Nell’occasione Fecondo non mancò di replicare al parlamentare forzista respingendo tutte le accuse rivoltegli. Anche tutta la città attende con ansia la chiusura delle indagini e la fine di questa vicenda che ha gettato ombre sulla correttezza degli amministratori, alimentate dalla diffusione di volantini da parte di anonimi detrattori, ed anche perché, nonostante tutti tendono a smentire, ha rallentato l’attività amministrativa del comune.