Dalla lettura dei quotidiani locali del 1° marzo 2012 emerge una sentenza sfavorevole del Tribunale di Napoli, pubblicata il giorno 8 novembre 2011 e notificata al Comune di Marcianise, con la quale viene rigettata l’opposizione dello stesso Comune ad un decreto ingiuntivo reso nell’anno 2008 in favore dell’allora Acqua Campania s.p.a.
L’Eniacqua, è mandataria della Regione Campania in ordine ai canoni per la depurazione comprensoriale delle acque di rifiuto ai sensi dell’art. 16 della legge n. 319 del 1976.
Il Comune di Marcianise, titolare del servizio locale di fornitura idropotabile, di collettamento, raccolta e adduzione fognaria delle acque di scarico, opera quale mandatario delegato al pagamento per conto della Regione Campania – Eniacqua spa.
Il Comune di Marcianise, con convenzione conclusa il 4 aprile 2002, trasferiva in capo al Consorzio Idrico Terra di Lavoro gli oneri relativi al pagamento di detti canoni e consumi e, pertanto, la riscossione della quota di tariffa relativa al servizio di depurazione ed il conseguente riversamento di tale quota al titolare del servizio (Regione Campania – Eniacqua spa).
Il CITL è moroso per il pagamento dei canoni per la depurazione nei confronti della Regione Campania – Eniacqua a partire sin dalla sottoscrizione della convenzione sottoscritta con il Comune di Marcianise e la società mandataria della regione, che non ha partecipato alla convenzione e non la riconosce, ha richiesto con quel decreto ingiuntivo i canoni per gli anni dal 2001 al 2006.
Il Tribunale di Napoli ha dato ragione ad Eniacqua e (udite, udite) anche al Consorzio condannando il Comune a pagare l’importo del decreto ingiuntivo oltre alle spese di giudizio pari ad oltre 14.000 euro!
Sempre secondo la stampa il Comune di Marcianise ha dato incarico ad un legale di proporre appello avverso la citata sentenza.
In qualità di C.C. dell’ UDC, in nome e per conto dell’intero gruppo, sottopone al Sindaco le seguenti interrogazioni:
1) E’ vero che la riscossione diretta del Comune consentiva di riscuotere l’82% del ruolo e ciò fino all’anno 2001, precedente alla stipula della convenzione?
2) E’ vero che, invece, che da quando i cittadini pagano le bollette al CITL queste non ha mai riscosso più del 57% del ruolo?
3) E’ vero che il CITL non ha mai pagato i canoni ad Eniacqua?
4) E’ vero che il decreto ingiunge il pagamento di una somma che si aggira intorno ai 5 milioni di euro per gli anni dal 2001 al 2006?
5) E’ vero che è maturato nei confronti di Eniacqua fino all’anno 2011 un debito pari ad oltre 9 milioni di euro?
6) Poiché dall’insediamento di Codesta amministrazione il debito nei confronti della Eniacqua si è incrementato di ulteriori tre annualità, quali iniziative ha assunto o intende assumere affinché il cittadino non sia costretto a pagare una tariffa i cui proventi non avranno mai una legittima destinazione visto che il CITL non riverserà le somme riscosse al legittimo titolare del servizio (Regione Campania – Eniacqua)?;
Consigliere comunale UDC
f.to
Pasquale Siciliano