venerdì 19 ottobre 2007

Primarie P.D.: cosa succede in Campania?

da IL MATTINO del 19/10/2007

C’è la conferma: Iannuzzi è il segretario
CORRADO CASTIGLIONE
Con cinquanta delegati in più rispetto al quorum Tino Iannuzzi è il segretario del Pd campano. Nel pomeriggio il dato fonte Utar è ancora ufficioso, ha il conforto da Roma della pubblicazione sul sito www.ulivo.it dei risultati dell’assemblea nazionale, laddove le liste collegate a Iannuzzi raccolgono due delegati più della metà (135 su 266). Poi in serata l’elenco scompare dal sito e all’ultimora Iannuzzi viene dato in vantaggio di 50 seggi, al 56 per cento. Mentre gli altri candidati alla segreteria (Eugenio Mazzarella, Salvatore Piccolo e Sandro De Franciscis) ribadiscono la denuncia di irregolarità e rinnovano l’appello a Walter Veltroni per il riconteggio delle schede. A maggior ragione dopo che nella notte l’Utan (ufficio tecnico amministrativo nazionale) ha sequestrato tutta la documentazione riguardante i 25 collegi di Campania 1 e l’ha trasferita a Roma, decidendo di commissariare gli uffici napoletani. Perché quello stallo era inaccettabile. La vicenda è delicata, la Campania è l’unica regione a non avere ufficializzato i dati definitivi delle primarie. E intanto il tempo scorre inesorabile verso l’assemblea nazionale già programmata per il 27 a Milano. Dunque una parola di Veltroni o, in alternativa, l’ufficializzazione dei dati da parte degli uffici romani rappresenta l’unica possibilità per superare l’impasse. Non è un caso che sul voto campano oggi scendano in campo i leader romani nazionali. Dopo Francesco Rutelli, che aveva chiesto accertamenti sulle responsabilità, ora è il turno di Enrico Letta, che con preoccupazione afferma: «Ritengo inquietante che a quattro giorni dal voto in Campania non ci siano ancora i risultati delle primarie. Invito tutti a vigilare. È evidente che la Campania non può essere presa come modello. La classe politica di quella regione ha bisogno di un Pd che l’aiuti ad essere forte e coesa». Mentre Massimo Brutti si chiede «cosa succede in Campania» e confida «in una risposta chiara e formulata in tempi ragionevoli da parte dell’organismo centrale che ha avocato a sé ogni decisione sui risultati definitivi nella regione». E il ministro Giuseppe Fioroni si limita ad un auspicio: «Speriamo di averli presto». Dal canto loro Mazzarella, Piccolo e De Franciscis mettono in discussione il risultato che ufficiosamente si fa strada. Spiega De Franciscis: «A questo punto è chiaro che Iannuzzi non ha vinto: prima del 27 ottobre bisogna procedere ad una verifica delle 400mila schede degli elettori campani relative al voto regionale». E aggiunge: «In Campania c’è un sistema di potere che pensava di poter controllare il voto fino alla manomissione della volontà popolare. Se non si riuscirà ad arrivare ad un risultato certificato bisognerà restituire l’euro». Nel frattempo, Piccolo rileva: «La verità è che l’alternativa a Bassolino e De Mita ha raggiunto ben più del 50 per cento». Poi affonda il colpo: «Abbiamo constatato irregolarità, ma un nuovo partito non può basarsi su un risultato taroccato e neanche su un accordo a tavolino, come già qualcuno dice sottovoce». In particolare, denuncia Piccolo, l’Utar avrebbe ordinato nella notte di domenica il trasferimento del materiale da parte dei presidenti di seggio direttamente a Santa Brigida e non alla sede dell’Utap. Dettaglio che Tremante negherà. Anche Mazzarella non ci sta: «Sono stato tranquillo finora, con una campagna elettorale dai toni misurati e sobri. Ma ora non posso più tacere. Altrimenti la percentuale della mia lista, con il passare delle ore, perderà altri punti». Inevitabile una nuova coda di polemiche. Il vicegovernatore Antonio Valiante taglia corto: «Sarebbe ora che si prendesse atto del risultato netto e chiaro che ha portato alla elezione di Tino Iannuzzi e la si smettesse di immaginare trattative sotto banco su ipotetici assetti futuri». Il senatore Nello Palumbo dichiara: «Qualcuno cerca evidentemente di approfittare delle inevitabili difficoltà organizzative delle primarie». Da Salerno il sindaco Vincenzo De Luca replica: «Quanto accade è gravissimo».