Nell'aprile 2006, in piena campagna elettorale, venne sbandierata la c.d. "ratifica del Protocollo d'Intesa" siglato tra il Comune di Marcianise, la Regione Campania, la Provincia di Caserta e la Siemens. La firma avveniva a margine di una seduta della Giunta Regionale della Campania, nel salone delle feste della Reggia di Caserta (sempre sulla linea di "paga Pantalone").
Già in quella occasione i Partiti del centro destra invitarono i cittadini a stare attenti alla grande speculazione e presa in giro che si stava consumando ai loro danni e produssero un manifesto murale. (vedi)
«Nel manifesto – ricorda Angelo Zarrillo Maietta, consigliere comunale dell’UDC di Marcianise - condannavamo duramente una amministrazione che per i cinque anni precedenti aveva seguito soltanto gli interessi di pochi imprenditori, gran parte di questi napoletani, dimenticandosi della forza lavoro della città e, soprattutto dell’imprenditoria locale che era mortificata ed umiliata.»
Solo il 7 luglio di quest'anno l’annuncio che la SIEMENS chiude. La vicenda si era quindi delineata con evidenza.
«Oggi sarebbe il caso di fare una riflessione non solo sui costi occupazionali – riprende l’esponente dell’UDC - ma anche sulle scelte che questa amministrazione continua a fare, servilmente succube del boss napoletano a cui solo risponde, invece che alla città. Probabilmente lo spunto verrà dallo stesso ministro Bersani, sicuramente di spessore e lungimiranza diversa rispetto a qualche piccolo campano, che ha espresso la sua contrarietà al progetto imprenditoriale. Dal Ministro ci aspettiamo ora di vederlo impegnato e vigile affinché sia almeno evitato l'ennesimo affare che si profila per la sola proprietà e che le future scelte siano improntate esclusivamente a salvaguardia dei lavoratori. Dal punto di vista della nostra comunità cittadina torneremo sul tema a breve e faremo un poco il conto che Marcianise dovrebbe presentare a Fecondo, De Franciscis e Bassolino.»
Già in quella occasione i Partiti del centro destra invitarono i cittadini a stare attenti alla grande speculazione e presa in giro che si stava consumando ai loro danni e produssero un manifesto murale. (vedi)
«Nel manifesto – ricorda Angelo Zarrillo Maietta, consigliere comunale dell’UDC di Marcianise - condannavamo duramente una amministrazione che per i cinque anni precedenti aveva seguito soltanto gli interessi di pochi imprenditori, gran parte di questi napoletani, dimenticandosi della forza lavoro della città e, soprattutto dell’imprenditoria locale che era mortificata ed umiliata.»
Solo il 7 luglio di quest'anno l’annuncio che la SIEMENS chiude. La vicenda si era quindi delineata con evidenza.
«Oggi sarebbe il caso di fare una riflessione non solo sui costi occupazionali – riprende l’esponente dell’UDC - ma anche sulle scelte che questa amministrazione continua a fare, servilmente succube del boss napoletano a cui solo risponde, invece che alla città. Probabilmente lo spunto verrà dallo stesso ministro Bersani, sicuramente di spessore e lungimiranza diversa rispetto a qualche piccolo campano, che ha espresso la sua contrarietà al progetto imprenditoriale. Dal Ministro ci aspettiamo ora di vederlo impegnato e vigile affinché sia almeno evitato l'ennesimo affare che si profila per la sola proprietà e che le future scelte siano improntate esclusivamente a salvaguardia dei lavoratori. Dal punto di vista della nostra comunità cittadina torneremo sul tema a breve e faremo un poco il conto che Marcianise dovrebbe presentare a Fecondo, De Franciscis e Bassolino.»